La questione è seria, ma meno complicata di come la si vorrebbe fare apparire.

Più Alia Plures resterà in piedi con l’attuale forma e statuto, più aumenterà la sua esposizione finanziaria.

Sta già comprando altre aziende e continuerà a farlo, non per realizzare nuovi investimenti o migliorare i servizi, ma per ingrandirsi accumulando debiti.

Così, invece di destinare risorse alle infrastrutture idriche o alla gestione dei rifiuti, continuerà a spendere centinaia di milioni per acquisizioni, fino a rendere inevitabile la vendita di quote dell’azienda per trovare nuovi fondi.

💰 Un circolo vizioso: più si compra, più ci si indebita, più si è costretti a vendere.

E se non si toglie l’acqua da questo meccanismo, finiranno per “mangiarsi” anche quella.

L’unica via d’uscita è staccare acqua e rifiuti da Plures, e preparare le prossime gestioni con società in house, davvero pubbliche, sotto il controllo dei Comuni e fuori dalle logiche del profitto costruito sulle nostre bollette.

👉 Il 9 novembre votiamo SÌ.

Per fermare la deriva finanziaria e restituire ai cittadini il controllo dei beni comuni.

Hey, ciao 👋
Piacere di conoscerti.

Iscriviti per ricevere aggiornamenti nella tua casella di posta.

Questo campo è obbligatorio.

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Proudly powered by WordPress | Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.

Up ↑