Il nodo dell’accorpamento e la gestione politica del referendum Una scelta che continua a limitare la partecipazione

Il nodo dell’accorpamento e la gestione politica del referendum Una scelta che continua a limitare la partecipazione

Apprendiamo con preoccupazione che, nonostante il sindaco abbia chiarito che nel 2026 intende proporre una modifica della delibera originaria sulla Multiutility, resta in piedi il rifiuto di accorpare il referendum comunale alle elezioni regionali del 2025, rifiuto motivato con un parere ministeriale che lo stesso sindaco ha pubblicamente definito non vincolante.

Questo significa che la decisione di non accorpare è una scelta politica pienamente autonoma, presa nonostante il parere ministeriale abbia il compito di evidenziare alcune complicazioni tecniche, agevolmente superabili, e non quello di costituire condizione per un divieto. Di fatto, si rinuncia a favorire la partecipazione e contenere i costi, come invece prevedono la legge e lo statuto comunale.

È sempre più evidente che l’obiettivo sia evitare l’election day, proprio per scongiurare l’effetto che avrebbe un’ampia partecipazione: il raggiungimento del quorum, che renderebbe il voto vincolante. Così facendo, si limita di fatto l’esercizio della sovranità popolare, che l’Art. 1 della Costituzione affida ai cittadini venendo meno al compito che spetta allo stato di rimuovere gli ostacoli che limitando la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono l’effettiva partecipazione di tutti Continue reading “Il nodo dell’accorpamento e la gestione politica del referendum Una scelta che continua a limitare la partecipazione”

Toscana, il 25,6% dei cittadini a rischio alluvione: eppure si continua a costruire

Siamo davvero disposti ad accettare che, di fronte a questa realtà chiara e conosciuta, i Comuni continuino a presentare (e la Regione a permettere) piani urbanistici che prevedono nuovo cemento e altro consumo di suolo, aggravando una situazione già fuori controllo? È accettabile che gli uffici regionali da una parte denuncino la gravità degli impatti, ma dall’altra trovino sempre il modo per autorizzare questi piani?

Il suolo come l’acqua, la gestione dei rifiuti sono beni comuni di primaria importanza: la tutela e la gestione responsabile del territorio devono tornare al centro delle nostre scelte e della partecipazione attiva di tutti noi.

Secondo il nuovo report CIRO realizzato in collaborazione con ISPRA, il 25,6% dei cittadini toscani vive in aree a rischio alluvione. Si tratta della seconda percentuale più alta d’Italia, nonostante il consumo di suolo in Toscana (6,2%) sia inferiore alla media nazionale.

Questo dato evidenzia una pericolosa contraddizione: avere meno consumo di suolo, ma sempre più persone esposte al rischio. Come mai? In Toscana pesano la densità abitativa (molti vivono nelle stesse aree) e la morfologia del territorio, che vede ampie fasce di popolazione concentrate nelle pianure e nelle valli, le aree più vulnerabili.

Un esempio lampante è rappresentato dal territorio di Empoli e dei comuni del Piano Strutturale Intercomunale: qui la stragrande maggioranza dei cittadini vive nella zona pianeggiante, dove la percentuale di suolo consumato supera addirittura il 33%. È proprio questa concentrazione e impermeabilizzazione del territorio che ci espone a rischi crescenti.

E i dati parlano chiaro: negli ultimi anni gli eventi alluvionali si sono susseguiti senza tregua. Dopo l’alluvione del 2 novembre 2023, per la quale la Regione Toscana ha stimato un piano di opere necessarie da oltre un miliardo di euro (soldi che la Regione non ha e per cui si attendono fondi Continue reading “Toscana, il 25,6% dei cittadini a rischio alluvione: eppure si continua a costruire”

Risposta del Comitato referendario Trasparenza per Empoli alle dichiarazioni del sindaco Mantellassi sul referendum Multiutility

Apprendiamo con stupore che, secondo quanto dichiarato dal sindaco Alessio Mantellassi, nessuno gli avrebbe mai “inoltrato una richiesta ufficiale” di accorpamento del referendum sulla Multiutility con le elezioni regionali.

Il sindaco era invece pienamente a conoscenza della nostra richiesta, presentata alla precedente amministrazione di cui faceva parte. Fu proprio in quel contesto che giunse il parere ministeriale cui oggi fa riferimento. Questo parere, che ci fu trasmesso senza alcuna indicazione sulla volontà politica dell’amministrazione – che ancora oggi non si è espressa chiaramente – per quanto autorevole è per definizione, indicativo e non vincolante. Non può quindi essere usato come ostacolo all’applicazione della normativa di legge vigente, che consente espressamente l’accorpamento, come previsto dall’art. 6 del D.Lgs. 267/2000 e dallo Statuto del Comune di Empoli. Parlare di un “no del ministero” come di un divieto invalicabile è una scelta politica, non giuridica. Se davvero si vuole favorire la partecipazione democratica e ridurre i costi per le casse comunali – e quindi per la comunità – l’election day è uno strumento perfettamente legittimo e attuabile.

Il sindaco ha dichiarato anche di essersi detto disponibile a fine dicembre a convocare il referendum, sostenendo che avremmo risposto “Ci risentiremo”, per poi non farci più sentire. In realtà, in quell’occasione gli abbiamo ribadito che eravamo in attesa della nuova delibera che lui aveva promesso di presentare, in sostituzione di quella con cui il Comune aveva conferito le proprie quote in Alia, nella quale era espressamente prevista la quotazione in Borsa. Una nuova delibera che comporterà il riesame da parte del Comitato dei garanti e una nostra valutazione conseguente, ma tale delibera non è mai arrivata.

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ACCORPIAMOLI election day d’autunno

👉 Mentre a livello nazionale si valorizza il significato del voto referendario (8-9 giugno), qui a Empoli l’amministrazione ignora la richiesta legittima di accorpamento del referendum Comunale Multiutility per l’acqua pubblica, opponendo il silenzio.

🗳️ Perché far votare i cittadini due volte, con costi doppi e meno partecipazione?
Il referendum comunale su Multiutility può e deve essere accorpato alle elezioni Regionali.

✔️ Risparmio per le casse pubbliche
✔️ Maggiore affluenza alle urne
✔️ Diritto alla partecipazione garantito

🚨 Un comportamento grave: il Comune non risponde, cercando di lasciar scadere il tempo utile per aggiornare il regolamento per le votazioni referendarie.
Questa scelta prospetta continuità politica con chi ha già deciso il passaggio a Multiutility e alla Borsa, senza ascoltare i cittadini.

🟥 Il diritto al voto referendario va rispettato. Accorpare è un dovere.

Votare SÌ per riprendere il controllo dei nostri servizi pubblici

💧 Votare SÌ significa revocare la delibera che ha avviato il passaggio delle quote comunali ad Alia Multiutility, ancora destinate alla quotazione in Borsa.

🚫 No alla privatizzazione e sfruttamento dei nostri beni.
🏛️ Sì al controllo pubblico diretto.

Con il SÌ:

✅ Riportiamo le quote sotto la responsabilità dell’amministrazione comunale
✅ Manteniamo la continuità operativa con le attuali società
✅ Apriamo la strada a una gestione in house, realmente pubblica e trasparente

📉 Nessun obbligo di gare d’appalto

🏛 Maggior peso decisionale del comune
🔁 Utili reinvestiti nei servizi
💡 Tariffe eque, gestione sostenibile

 

📣 Il referendum è uno strumento di democrazia diretta. Non lasciamocelo scippare.

🟢 4143 firme raccolte. La cittadinanza ha già deciso: vuole votare.

🗳️ Empoli deve poter scegliere. E scegliere SÌ.

✍️ Comitato Referendario Trasparenza per Empoli
📢 Partecipa – Informati – Attivati

Referendum Multiutility: nasce il Comitato per il Sì

Il Comitato Trasparenza per Empoli denuncia l’ennesimo schiaffo alla democrazia: il referendum comunale non è stato accorpato ai referendum nazionali di giugno, sprecando soldi pubblici e frenando la partecipazione.

🔹 Oltre 4000 cittadini hanno chiesto il referendum, ma l’amministrazione comunale tace, ignorando i principi della Costituzione (art.1 e art.75) che tutelano sovranità popolare e diritto al referendum.
👉 Il silenzio istituzionale è inaccettabile: Empoli merita rispetto!

📅 Accorpamento alle Regionali: una scelta possibile!

Chiediamo che il referendum sia accorpato alle elezioni regionali del 2025.
Lo Statuto comunale e la legge nazionale lo consentono: servono solo volontà politica e adeguamento del regolamento.
💬 Niente scuse: accorpare è possibile e doveroso!

⚠️ Sindaci incoerenti: a parole “no Borsa”, nei fatti avanti tutta

I sindaci (Empoli compreso) hanno approvato:

“proseguire l’attività di rafforzamento e sviluppo della multiutility, nel solco del percorso autorizzato in Statuto e dai Consigli Comunali della maggioranza dei soci”,

e

“esplicitare le diverse opzioni di finanziamento alternative alla Borsa”,

ma senza alcun vero stop alla quotazione.
🔴 Si continua sulla strada della Borsa, a danno dei cittadini.

🚰 Servizi pubblici: solo la gestione in house ci tutela

Chiediamo la gestione pubblica diretta dei servizi essenziali (acqua, rifiuti, energia):
✅ Controllo dei cittadini;
✅ Nessuna gara d’appalto;
✅ Utili reinvestiti;
✅ Tariffe più eque.

🔵 I beni comuni non sono una merce!
Giù le mani dall’acqua, dall’ambiente, dall’energia!

Nasce ufficialmente il Comitato per il Sì!

Il Comitato per il Sì è una rete aperta di cittadini, associazioni e movimenti uniti per difendere i beni comuni.
Parte una grande mobilitazione: informazione, assemblee, banchetti in tutta Empoli!

📣 Appello finale

Empoli, questa è la tua occasione!
Difendere acqua, ambiente, energia è difendere la libertà e la dignità di tutti noi.

👉 Sostieni il Comitato per il Sì.
👉 Partecipa.
👉 E al referendum, VOTA SÌ!

🔵 Giù le mani da Empoli, giù le mani dai beni comuni! Di nuovo padroni a casa nostra!

TARIC: cosa aspettiamo a correggere questa stortura dei sindaci?

⚠️ A Empoli, la certamente giusta riduzione della TARIC per le famiglie in difficoltà è stata presentata come un gesto generoso del Comune.
❗In realtà, quei soldi e molti in più – circa 1 milione di euro – li abbiamo già pagati tutti noi cittadini ad Alia, che poi li ha girati al Comune come utili.
Facciamo due conti:
🧮 anche ipotizzando un’esenzione totale per 400 famiglie da 400 euro ciascuna (caso molto ottimistico), si arriverebbe a 160.000 euro.
💸 Di quel milione incassato dal comune restano quindi 840.000 euro non impiegati per abbassare le tariffe a tutti, oppure meglio sarebbe stato lasciarli ad Alia per fare più investimenti o meglio ancora non farceli pagare affatto.
Invece quel milione che non ha niente a che fare con il servizio rifiuti ➡️ ce lo hanno fatto pagare ➡️ quei soldi sono andati poi al Comune ➡️ che adesso li spaccia per “risorse proprie” usate per aiutare i cittadini.

Il punto è chiaro:
🏦 Alia Multiutility è di fatto una società di riscossione imposte al servizio dei sindaci, non dei cittadini. 📈 Le tariffe aumentano 📉 il servizio peggiora, e intanto i sindaci incassano utili da destinare dove vogliono, spesso mascherati da iniziative sociali (tagli Taric, Irpef ecc.). Continue reading “TARIC: cosa aspettiamo a correggere questa stortura dei sindaci?”

Un mese di silenzio: l’amministrazione continua a sottrarsi al confronto pubblico

Sono passati oltre trenta giorni dal 14 marzo, ma dal sindaco e dalla giunta non è arrivata alcuna risposta puntuale alle numerose domande poste dalla comunità sui disagi e i rischi emersi durante l’alluvione.

1️⃣ ASSEMBLEE DEI CITTADINI IGNORATE
Nelle riunioni autoconvocate la popolazione ha sollevato questioni tecniche, proposto soluzioni condivise e chiesto trasparenza. Il Comune non ha mai fornito chiarimenti ufficiali né ha convocato un tavolo pubblico dove affrontare insieme il problema che riguarda l’intera città.

2️⃣ 600 000 m² DI NUOVO CEMENTO (PSI + POC) AD AGGRAVARE LA SITUAZIONE
Gli uffici regionali e la cittadinanza hanno chiesto di sospendere quelle previsioni urbanistiche, dimostrate ancora più pericolose e inutili dagli allagamenti. L’amministrazione ha taciuto, limitandosi a un vago annuncio di riduzione a Ponzano senza specificare quanti dei 10 000 m² di nuova edificazione attualmente previsti rimarranno ad aumentare il carico idraulico sulle abitazioni esistenti.

3️⃣ INTERROGAZIONI CONSILIARI SENZA RISPOSTE
Tutte le opposizioni hanno presentato interrogazioni formali. Sono state tutte rinviate a data da destinarsi, impedendo un confronto in aula consiliare, l’unico luogo istituzionale dove la comunità può ascoltare risposte ufficiali.

4️⃣ EVENTI PUBBLICI MAI CONVOCATI
Da più parti è arrivata la richiesta di assemblee aperte a tutta la cittadinanza. La giunta, invece, continua a scegliere incontri separati con singoli quartieri, frazioni o cittadini, frammentando il dibattito e di fatto evitando un costruttivo e doveroso confronto comune.

5️⃣ CASSE DI ESPANSIONE: SE NE CITA SOLO UNA DELLE CIRCA 20 NECESSARIE
Negli ultimi piani idraulici risalenti a oltre dieci anni fa compaiono decine di casse di laminazione: il Comune parla soltanto delle due sull’Orme, dimenticando che queste rappresentano solo la metà dell’intervento originario previsto. Nulla è stato invece detto sulla cassa alle porte di Ponzano adiacente alla fi-pi-li e ad oggi la più urgente per mettere in sicurezza il quartiere.

6️⃣ RETE FOGNARIA SENZA QUOTE AGGIORNATE E COMPETENZE DISPERSE
Non esiste una mappatura aggiornata né personale interno incaricato di monitorare condotte, reticoli e stati di fatto. L’assenza di figure tecniche dipendenti fa perdere memoria storica e conoscenza pratica delle infrastrutture.

7️⃣ CONSORZIO DI BONIFICA E POLIZIA IDRAULICA DEPOTENZIATI
È sotto gli occhi di tutti che l’azione del Consorzio non sia sufficiente. Negli anni sono state smantellate Continue reading “Un mese di silenzio: l’amministrazione continua a sottrarsi al confronto pubblico”

3 alluvioni in 5 anni

📍 Circolo ARCI di Marcignana

🗓 Mercoledì 2 aprile 2025

🕘 Ore 21:15

Cosa sta succedendo al nostro territorio?

Danni crescenti, urbanizzazioni che avanzano, fondi insufficienti, prevenzione debole. Ne parliamo insieme a partire dai dati, dai documenti ufficiali, dai fatti.

Tre alluvioni non sono casualità, ma il segno innegabile del cambiamento climatico e di scelte sbagliate.

È il momento di chiedere più manutenzione, più tutela e meno cemento.

👉 Partecipate!

Invitati anche Sindaci, Assessori e Consiglieri dei Comuni di Empoli, Vinci, Montelupo Fiorentino, Capraia e Limite, Cerreto Guidi.

3 alluvioni in 5 anni, iniziano gli incontri di comunità

Finita l’allerta è nostro compito informarci, informare e confrontarci per ripensare l’ulteriore danno che si va programmando con i nuovi piani urbanistici del PSI, POC e raddoppio ferroviario, sull’impatto che avranno su tutto il territorio e sulle responsabilità e competenze locali e regionali.

Una città più consapevole è una città più sicura, diamoci una mano, diamo una mano alla nostra città tutti assieme per scongiurare nuovi danni e ottenere prevenzione, più tutele e maggiore attenzione.

La solidarietà è l’unico investimento che non fallisce mai, partecipa alle assemblee cittadine nei circoli della città di Empoli e di Vinci. Gli incontri sono aperti a tutte le persone che vogliano portare testimonianze e competenze o informarsi, sono invitati anche politici in carica e non, comunali e regionali.

26 marzo ore 21.15 Circolo ARCI Sovigliana
27 marzo ore 21.15 Circolo ARCI Ponzano
31 marzo ore 21.15 Circolo ARCI Sant’Andrea
02 aprile ore 21.15 Circolo ARCI Marcignana

Eventi organizzati da:

Trasparenza per Empoli

Per un altro raddoppio Empoli Granaiolo

Assemblea permanente NO KEU

Salviamo la collina dal cemento

Spicchio meno cemento più verde

Le Mamme di News a tutto Gas

Stop5gEmpoliValdelsa

Comitato Stadio si ma non così

Marcignana non si piega

Comitato Viale IV Novembre

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