PSI strumento che rende possibile l’unione dell’urbanizzato industriale con quello residenziale

A seguito delle dichiarazioni del Segretario PD di Empoli Fabio Barsottini, si rendono necessarie 2 precisazioni oggettive che sollevano molti dubbi su quanto contenuto nel comunicato stampa PD.

La prima riguarda l’affermazione con cui Barsottini sostiene: “abbiamo messo una pietra tombale circa le preoccupazioni sulla ‘grande’ area industriale nella zona di Marcignana e Pagnana. In tal senso siamo contenti che i cittadini di queste zone possano trovare chiarezza dopo anni in cui il dibattito politico cittadino è stato fuorviato da messaggi non corrispondenti alla realtà dei fatti“.

Nell’immagine tratta dalla documentazione del PSI che trovate a corredo di questo comunicato si vede chiaramente come l’area indicata come “Ampliamento area produttiva” rappresentata con le linee trasversali grigie, venga ampliata partendo dall’attuale Zignago vetro spa fino a unirsi al confine del territorio urbanizzato residenziale dell’abitato di Marcignana di colore rosso, a conferma di quanto da noi sempre denunciato e cioè che con le modifiche e disposizioni contenute in questo PSI si creano i presupposti per i quali i confini delle aree industriali potranno arrivare a sempre più stretto contatto delle abitazioni, fino al contatto con i confini dei centri abitati. Quello che è proposto a Marcignana è al tempo stesso una conferma ed un monito futuro per tutte le frazioni.

La seconda precisazione è dovuta al riferimento del segretario PD a “obiettivi di sviluppo sostenibile in grado di garantire benessere economico e sociale“, “avendo bene in mente i limiti delle risorse ambientali e soprattutto la nostra capacità di adattamento ai cambiamenti climatici“.

Dagli uffici della Regione arrivano invece critiche che denunciano la non sostenibilità e l’aumento dei rischi connessi al PSI:

Il dimensionamento previsto fuori del Territorio Urbano contribuisce ad alimentare ulteriormente il processo di artificializzazione delle aree libere residuali e di erosione del territorio agricolo, riducendone i servizi ecosistemici offerti ed esponendo il territorio a maggiori impatti e rischi connessi ai pericoli climatici. Continue reading “PSI strumento che rende possibile l’unione dell’urbanizzato industriale con quello residenziale”

Molto CRITICHE le indicazioni della Regione Toscana sui dimensionamenti contenuti nelle UTOE del Piano Strutturale

Apprezziamo l’impegno nella precisazione del sindaco per aver promesso che non ci saranno altre edificazioni di tipo produttivo industriale/artigianale nella UTOE 3 in relazione a Marcignana, Pagnana, Avane al fine di rassicurare la popolazione.

Segnaliamo però la peculiarità della scelta infelice del nome “Città produttiva” scelto per la zona UTOE 3, che richiama un indirizzo in contrasto con quanto promesso e che infatti riceve precise critiche anche dalla Regione Toscana Ufficio Direzione Urbanistica e sostenibilità, che scrive testualmente con riferimento anche a quelle previsioni in zona Castelluccio che il Sindaco cita:

Il dimensionamento previsto fuori del Territorio Urbano (con riferimento soprattutto agli elevati valori di Nuova Edificazione) per la funzione industriale/artigianale contribuisce ad alimentare ulteriormente il processo di artificializzazione delle aree libere residuali e di erosione del territorio agricolo, riducendone i servizi ecosistemici offerti ed esponendo il territorio a maggiori impatti e rischi connessi ai pericoli climatici.

Seppure tali previsioni abbiano natura esclusivamente strategica, determinano effetti ambientali potenzialmente negativi, collegati al maggior carico antropico: acqua (maggior consumo di risorsa, richiesta di maggior capacità depurativa ecc.), aria (emissioni in atmosfera) e suolo (consumo e impermeabilizzazione) in un contesto già fortemente antropizzato. Si ritiene pertanto opportuno porre particolare attenzione alla sostenibilità ambientale del dimensionamento ipotizzato che dovrebbe essere rivalutato in una logica di maggior contenimento delle pressioni ambientali e di prevenzione rispetto ai potenziali rischi indotti dai pericoli climatici.Continue reading “Molto CRITICHE le indicazioni della Regione Toscana sui dimensionamenti contenuti nelle UTOE del Piano Strutturale”

Piano Strutturale Intercomunale, non soddisfatti gli obiettivi di qualità e benessere secondo le direttive dei piani regionali.

Anche la Soprintendenza contesta l’immane previsione di cementificazione contenuta nel Piano Strutturale Intercomunale, in virtù e in attuazione delle norme di governo del territorio con riferimento alle condizioni di sostenibilità che il Piano di Indirizzo Territoriale individua per uno sviluppo del territorio rurale e delle città capace di conciliare competitività, qualità ambientale e tutela paesaggistica ai fini di una migliore qualità della vita e del benessere della collettività.

La nostra Amministrazione rivendica invece la correttezza della scelta fatta nel voler cementificare terreni ad oggi verdi e talvolta anche a rischio idrogeologico, in quanto conseguenza delle richieste di privati che con il termine “portatori di interesse” vengono, assieme alle loro richieste, elevati al di sopra dell’interesse della comunità sorvolando quei principi di migliore qualità della vita e del benessere della collettività che i cittadini e gli uffici Regionali rivendicano contestando quelle previsioni.

Purtroppo le risposte alle richieste e osservazioni degli enti sono state finora formulate in modo elusivo con la chiara tendenza a rimandare le risposte sempre a fasi e Piani Operativi successivi. Continue reading “Piano Strutturale Intercomunale, non soddisfatti gli obiettivi di qualità e benessere secondo le direttive dei piani regionali.”

Risposte generiche ed evasive alle osservazioni di cittadini e Regione sul PSI 

Negli ultimi mesi il nuovo Piano Strutturale Intercomunale e il Piano Operativo Comunale di Empoli hanno suscitato un acceso dibattito tra cittadini, enti di controllo e istituzioni. Documenti ufficiali e pareri provenienti da USL Centro, ARPAT, Regione Toscana, Soprintendenza, Città Metropolitana di Firenze, e altri, unitamente ai contributi di associazioni e comitati cittadini, hanno evidenziato criticità significative in ambito urbanistico e ambientale e di conseguenza economico e sanitario.

Nonostante le numerose osservazioni portate dai cittadini, le risposte ricevute sono risultate sistematicamente generiche ed evasive, con generici rimandi a documenti preesistenti o a procedure da realizzare in divenire, senza fornire riscontri puntuali e analitici sulle criticità sollevate.

Tra le principali problematiche emergono l’elevato consumo di suolo, l’incremento della domanda idrica e il rischio idrogeologico, la qualità dell’aria, nonché il mancato rispetto delle linee guida paesaggistiche del PIT che comporterebbero costi per la collettività stimati in circa 80.000 € l’anno per ogni nuovo ettaro cementificato.

Questo comunicato intende analizzare in modo critico tali problematiche, esponendo una sintesi delle osservazioni dei cittadini e della Regione Toscana evidenziando la necessità impellente di una revisione approfondita dei parametri urbanistici e ambientali, per garantire uno sviluppo economico ed ambientale sostenibile e tutelare il territorio per le generazioni future. Di seguito, una sintesi delle principali osservazioni e delle risposte, che mette in luce l’urgenza di interventi mirati per affrontare le criticità evidenziate. Continue reading “Risposte generiche ed evasive alle osservazioni di cittadini e Regione sul PSI “

Greenpeace rileva PFAS in quantità consentite nelle acque potabili di Empoli

Greenpeace ha confermato la presenza di PFAS, i cosiddetti “inquinanti eterni”, nelle acque potabili di Empoli. Non sorprende, dato che Arpat ne rileva stabilmente almeno in due falde empolesi, in una di Vinci (con concentrazioni, in alcuni casi, anche maggiori rispetto ad Empoli) e nei fiumi Arno, Orme ed Elsa. I PFAS, usati in numerosi processi industriali e prodotti di largo consumo, si accumulano nell’ambiente e sono collegati a gravi rischi per la salute.
Ad Empoli sono stati individuati il PFBS, incluso dall’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA) tra le sostanze estremamente preoccupanti per salute e ambiente, e il PFBA. Sebbene i livelli rilevati siano inferiori alla soglia normativa attuale, Greenpeace sottolinea che questa è ormai obsoleta e più permissiva rispetto agli standard di altri Paesi, come Danimarca e Stati Uniti, dove i valori rilevati a Empoli sarebbero considerati oltre i limiti consentiti.
Ci chiediamo come la coalizione di maggioranza a Empoli, inclusa Alleanza Verdi Sinistra, abbia potuto “fare a pezzi”, votando per punti e respingere in parte la mozione della Rete Zero Pfas Italia, sostenuta da Greenpeace e presentata in Consiglio Comunale da Movimento Cinque Stelle e Buongiorno Empoli. La mozione chiedeva un monitoraggio capillare da parte della Regione Toscana e una normativa nazionale per vietare la produzione e l’uso di PFAS. Tuttavia, è stata approvata solo la parte riguardante le analisi delle acque da parte di Acque Spa, mentre gli impegni per richiedere alla Regione Toscana l’istituzione di un piano di tutela fino ad una legge nazionale sono stati respinti.
Secondo la Rete Zero Pfas regionale, la mozione è stata approvata integralmente in molti comuni, mentre appare come un unicum l’esito empolese.
Ringraziamo Greenpeace e la Rete Zero Pfas Italia per il grande e prezioso lavoro svolto
a tutela di tutti. I dati delle analisi sono disponibili qui:

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Presentate ufficialmente al Comune di Empoli 711 firme risultato della raccolta firme di petizione popolare

Presentate ufficialmente al Comune di Empoli 711 firme risultato della raccolta firme di petizione popolare con la quale la cittadinanza empolese chiede all’amministrazione comunale l’installazione di una centralina fissa per il controllo della qualità dell’aria e contestualmente di rivedere gli interventi e previsioni per la zona Castelluccio compresi nel PSI e POC adottati dal comune di Empoli e di prossima approvazione allo scopo di individuare una idonea zona di rispetto degli abitati di Marcignana, Le Case e Castelluccio.
Ci duole segnalare ancora una volta l’ormai cronica assenza di risposte da parte dell’Amministrazione Comunale, alla quale le richieste oggetto della petizione sono già state portate ufficialmente ad agosto 2024 e consegnate nell’occasione direttamente al sindaco.
Sabato mattina per tutta la mattina e parte del pomeriggio invitiamo tutta la cittadinanza dei comuni di Empoli, Vinci, Montelupo, Cerreto e Limite a far sentire la loro presenza e contrarietà alle enormi e ingiustificate previsioni di consumo di suolo vergine contenute nel PSI partecipando alla commissione che si terrà in Comune a Vinci.
Appuntamento quindi dalle ore 09:30 e a proseguire anche nel pomeriggio presso la Biblioteca Comunale Leonardiana di Vinci. Portate la vostra presenza per il tempo che potete in qualsiasi orario, garantire uno sviluppo realmente sostenibile a tutela del patrimonio dei beni comuni nell’interesse delle prossime generazioni non è soltanto un nostro diritto ma ancora di più un dovere civico. Continue reading “Presentate ufficialmente al Comune di Empoli 711 firme risultato della raccolta firme di petizione popolare”

♻️ Nuovo stabilimento Vetro Revet importante contributo ma attenzione alle criticità

Sperando di fare cosa gradita in merito alle molte segnalazioni che ci sono arrivate in questi giorni, riguardo ai picchetti per inizio lavori che sono visibili nei terreni adiacenti a Zignago Vetro, confermiamo che i lavori in fase di avvio si riferiscono alla nuova sede di Vetro Revet.
Riguardo al nuovo impianto Revet questo rappresenta un importante contributo del nostro territorio al nuovo piano regionale rifiuti, portando beneficio al ciclo di riciclo del vetro nonché alla contigua Zignago Vetro, ma che presenta comunque anche delle potenziali criticità sulle quali tutti quanti dovremo mantenere adeguata attenzione.
Quest’ultime riguardano la gestione dell’incremento del traffico di mezzi pesanti e soprattutto riguardo alle emissioni odorigene e di polveri, che da progetto dovrebbero essere nulle rispetto all’attuale impianto Revet posto in Via VIII Marzo, dal quale invece arrivano notevoli odori soprattutto nei periodi caldi dell’anno.
Confidiamo in una corretta e puntuale supervisione e monitoraggio di Arpat, Asl e Comune affinché quanto dichiarato da Revet Vetro venga attuato puntualmente a tutela dei vicini abitati che già sono provati dalle maleodoranze prodotte delle attività insalubri presenti nella zona.

Riguardo all’attività della Lapi Gelatine nelle prossime settimane diffonderemo i rapporti ricevuti da Arpat riguardo alle ispezioni effettuate. Per questa documentazione ci teniamo a ringraziare gli uffici di Arpat per il grande lavoro svolto in sede giurisdizionale presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana e presso il Consiglio di Stato ai quali Lapi Gelatine aveva ricorso opponendosi al rilascio di suddetta documentazione.

Modifica della delibera e referendum multiutility

Come Comitato Referendario riteniamo doverose alcune precisazioni importanti riguardo alle ultime dichiarazioni rilasciate dal Sindaco Mantellassi sulla delibera Multiutility oggetto del referendum empolese.La modifica alla delibera che è in lavorazione, per come presentata dal Sindaco, escluderebbe solo l’automatismo della quotazione, confermando quindi che la quotazione non potrà essere esclusa da questa Multiutility con questa modifica.
È interessante notare il fatto che come primo atto ufficiale sulla questione il nostro sindaco assieme ad altri, ha approvato e confermato, con la recente votazione nell’assemblea dei soci di Multiutility, tutto il percorso contenuto nello Statuto, compresa la parte che descrive cosa fare e come farlo per quotare in borsa l’azienda.
Riguardo quindi al fantomatico No alla quotazione, del quale diversi sindaci si attribuiscono la paternità d’intento, questa è la formula esatta votata dai sindaci nell’assemblea dei soci di Multiutility relativamente alla quotazione: “Esplicitare le diverse opzioni di finanziamento alternative alla borsa per il raggiungimento degli obiettivi di investimento di cui al piano industriale…”.
Si capisce chiaramente che l’assemblea dei soci non ha detto nessun no alla quotazione in borsa ma ha solo chiesto al consiglio di amministrazione, ancora formalmente incaricato di preparare l’azienda alla quotazione, di esplicitare/indicare se ci sono altre forme alternative di finanziamento alla quotazione, niente di più. La quotazione a oggi rimane atti alla mano come uno degli obiettivi statutari della azienda, addirittura confermata dall’ultima votazione dei sindaci al primo punto degli ultimi indirizzi approvati con la seguente formula: “Proseguire l’attività di rafforzamento e sviluppo della Multiutility, nel solco del percorso autorizzato in Statuto e dai Consigli Comunali della maggioranza dei soci…”, dove come detto nello Statuto permane la quotazione in borsa come parte fondante del percorso dell’azienda.
Di fatto con questi atti formali si sta dicendo che andiamo avanti con il percorso di preparazione della società in virtù dello Statuto e quindi della quotazione, in modo che quando il momento sarà ritenuto adeguato, si passerà dai consigli comunali per autorizzarla definitivamente. Che tocchi o meno a questi sindaci, di fatto gli attuali sindaci stanno lavorando adesso perchè un domani l’azienda sia formalmente pronta per la quotazione.
Se si vuole davvero evitare la quotazione si deve almeno portare una richiesta nell’Assemblea Soci di Alia perchè questa venga tolta dallo statuto della società, altrimenti allo stato attuale degli atti la si sta preparando e non contrastando. Il tempo per realizzare un percorso serio in questa direzione c’è ancora, ma si deve lavorare ancora molto, magari guardando a quei sindaci che già hanno votato contro a quegli indirizzi che confermano il percorso verso la quotazione.

🌊 IL FUTURO DEL SERVIZIO IDRICO: ACQUE SPA E MULTIUTILITY

🗓️ Lunedì 23 dicembre | ⏰ Ore 21:15 | 💻 Diretta sulla nostra pagina

Un importante appuntamento per comprendere le sfide e le opportunità nella gestione del servizio idrico del nostro territorio.

Ospiti speciali:
Fausto Bosco Rappresentanza Sindacale Unitaria di Acque Spa
Rossella Michelotti Forum Toscano Dei Movimenti Per L’Acqua

Temi centrali dell’incontro: • Il processo di ripubblicizzazione di Acque Spa • L’affidamento del servizio idrico attraverso la gestione “in house” • Il confronto con il modello Multiutility fiorentino

Un’occasione unica per approfondire: ✓ Come garantire una gestione pubblica e trasparente dell’acqua ✓ L’importanza del controllo democratico sui servizi essenziali ✓ Le prospettive future per il nostro territorio ✓ Possibili impatti sulle nostre bollette
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17 dicembre ore 21:15 Circolo Arci di Santa Maria Multiutility e Acque spa

17 dicembre ore 21:15 Circolo Arci di Santa Maria
Multiutilityt e Acque Spa, facciamo chiarezza sulle decisioni prese dai nuovi sindaci e su quale sia la unica gestione realmente pubblica di fatto non realizzabile con questa multiutility.

1. RIPUBBLICIZZAZIONE IN HOUSE
2. TARIFFE E FISCALITA
3. AFFIDAMENTO DELLE GESTIONI
4. RAPPORTO CON I TERRITORI
5. REFERENDUM

Tutti sono invitati a partecipare e portare la loro testimonianza: cittadini ma anche politici in carica e non, comunali e regionali, tecnici e addetti ai lavori, protagonisti del dibattito, sui territori decidiamo insieme.
Quelli che Tutela e Cura unisce

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