Un voto scomodo in una data solitaria

«I deboli seguono le leggi, i forti le regole». Con questa frase, Roberto Saviano descrive un meccanismo tipico del potere: mentre i più deboli rispettano le leggi formali, chi è forte impone proprie regole, spesso non completamente in linea con la legge, per consolidare o accrescere il proprio controllo.

A Empoli la LEGGE nazionale, lo Statuto comunale e la Costituzione permettono chiaramente l’accorpamento del referendum comunale con le elezioni regionali: è previsto, è legittimo, è auspicabile per favorire la partecipazione e ridurre i costi, ma l’amministrazione comunale ha scelto di fare l’opposto: non aggiornare in tempo il regolamento per consentire l’accorpamento, usando un REGOLAmento locale per non realizzare ciò che la LEGGE permette.
Siamo chiaramente di fronte all’assurdo in cui un’amministrazione comunale impegna tempo e risorse pubbliche nell’improbabile tentativo di “smontare” una legge nazionale per giustificare una ormai chiara volontà di non applicare quanto previsto dalla legge con finalità esclusivamente politiche legate a precise volontà locali di partito e di continuità.
«I deboli seguono le leggi, i forti le regole» e così con ogni probabilità il referendum non si svolgerà insieme alle elezioni regionali, ma in un’altra data, con maggiori costi per la collettività, probabilmente un numero minore di seggi, minore affluenza, e un danno certo al diritto dei cittadini di partecipare.
Qui non si tratta solo di burocrazia, qui si tratta di una precisa volontà politica di marginalizzare le condizioni di voto e la partecipazione democratica perché un referendum che rimette in discussione la Multiutility e la sua quotazione in Borsa dà fastidio, meglio farlo passare in sordina, in una giornata isolata, con meno attenzione, meno informazione e meno cittadini ai seggi.
Ma noi non ci stiamo, la democrazia non è un fastidio da aggirare con le regole, è un diritto da difendere e non sarà il silenzio delle istituzioni a fermare la voce dei cittadini.
Accorpamento? E anche oggi… se ne parla domani! Con questa frase si può riassumere il consiglio comunale del 23 luglio, dai toni a tratti grotteschi, dove si sarebbe dovuta discutere una mozione sull’accorpamento del referendum alle elezioni regionali. Su questa mozione era stato raggiunto un accordo tra i gruppi consiliari per inserirla come prima mozione da trattare, subito dopo interrogazioni e delibere.
Ma all’inizio della seduta, il sindaco ha preso la parola per un intervento non previsto e durato oltre un’ora, che pare non sarebbe nemmeno consentito dal regolamento comunale. Questo intervento ha fatto slittare l’ordine dei lavori, impedendo di fatto la discussione della mozione sull’accorpamento, anche se formalmente anticipata.
A fronte di questo ritardo, dalle opposizioni è arrivata la richiesta di anticipare ulteriormente la discussione, proprio in virtù dello spazio occupato dall’intervento del sindaco, ma la maggioranza ha respinto la proposta, appellandosi all’accordo precedente, come se nulla fosse cambiato. E anche oggi… se ne parla domani!

È nato Empoli del SÌ

Con grande entusiasmo accogliamo la nascita del Comitato Empoli del SÌ, una nuova realtà indipendente e autonoma, formata da cittadine e cittadini, associazioni e comitati che accompagneranno la nostra città verso il primo referendum comunale abrogativo della sua storia, per dire SÌ alla gestione pubblica in house dei servizi essenziali e contro la Multiutility destinata alla Borsa.

📣 Aderiscono già numerose realtà locali e nazionali: dall’ARCI Empolese Valdelsa al Forum Italiano e Toscano dei Movimenti per l’Acqua, da Atto Primo a Movimento Clara, da COBAS a CSA Intifada, fino a comitati storici e reti civiche come Assemblea permanente NO KEU, Comitato Alberi viale 4 Novembre, Stop 5G, Marcignana non si piega, Mamme a tutto GAS, Per un altro raddoppio, Ciclofficina e molte altre voci che si stanno aggiungendo.

🌱 Il Comitato come si legge dal comunicato stampa (link a fine articolo) nasce in modo spontaneo, libero e dal basso, ed è aperto a tuttə, condivide con il Comitato Referendario Trasparenza per Empoli lo stesso obiettivo: sostenere il SÌ al referendum, ma con una voce distinta, autonoma e plurale, il che rafforzerà certamente la partecipazione popolare.

🗳️ Un segnale forte, mentre l’amministrazione comunale – grande sostenitrice del progetto Multiutility – cerca di ridurre il referendum a fatto marginale, la cittadinanza si sta risvegliando, consapevole della posta in gioco: non solo la democrazia, ma il controllo sui servizi fondamentali del nostro territorio.

Perché acqua, rifiuti, energia e ambiente non sono beni da mettere sul mercato, ma diritti da garantire con una gestione pubblica, trasparente e partecipata. Continue reading “È nato Empoli del SÌ”

Accorpamento Referendum, le forze politiche escano dal silenzio la democrazia chiama!

Sono passati molti giorni da quando il Comitato Trasparenza per Empoli ha chiesto alle forze politiche ed in particolare al PD, in quanto principale e decisiva forza politica di maggioranza, di esprimersi sull’accorpamento del referendum comunale con le Regionali, per favorire risparmio e partecipazione, solo Europa Verdi, Movimento 5 Stelle, Buongiorno Empoli e Centrodestra per Empoli hanno risposto; dalle altre forze nessuna posizione ufficiale.

Sappiamo che la prossima seduta del Consiglio Comunale è fissata il 23 luglio prossimo e nell’ordine del Giorno non è prevista la discussione di modifiche al regolamento del referendum che consentano l’accorpamento, ma la scelta spetta al Consiglio Comunale che deve deliberare entro il giorno 8 agosto ossia entro un mese.

Chiediamo a tutte le forze politiche di uscire dal silenzio e assumersi la responsabilità di una scelta chiara e pubblica: la democrazia si alimenta di partecipazione, non di silenzi o attese strategiche. La decisione dell’accorpamento e quindi della modifica possibile del regolamento referendum non è competenza esclusiva del Sindaco, è competenza del Consiglio Comunale e quindi della sua maggioranza, dei gruppi consiliari e dei partiti.

Stiamo parlando di un referendum sulla gestione dei beni comuni e in questo contesto dobbiamo ricordare che, in una democrazia, il bene comune più prezioso è la partecipazione dei cittadini. Negare una partecipazione libera, diffusa e accessibile a tutti rappresenta una delle violazioni più gravi dei diritti su cui si fonda la nostra democrazia.

La Costituzione italiana, non a caso, definisce con precisione i poteri, i compiti e i diritti sia delle Continue reading “Accorpamento Referendum, le forze politiche escano dal silenzio la democrazia chiama!”

Il nodo dell’accorpamento e la gestione politica del referendum Una scelta che continua a limitare la partecipazione

Il nodo dell’accorpamento e la gestione politica del referendum Una scelta che continua a limitare la partecipazione

Apprendiamo con preoccupazione che, nonostante il sindaco abbia chiarito che nel 2026 intende proporre una modifica della delibera originaria sulla Multiutility, resta in piedi il rifiuto di accorpare il referendum comunale alle elezioni regionali del 2025, rifiuto motivato con un parere ministeriale che lo stesso sindaco ha pubblicamente definito non vincolante.

Questo significa che la decisione di non accorpare è una scelta politica pienamente autonoma, presa nonostante il parere ministeriale abbia il compito di evidenziare alcune complicazioni tecniche, agevolmente superabili, e non quello di costituire condizione per un divieto. Di fatto, si rinuncia a favorire la partecipazione e contenere i costi, come invece prevedono la legge e lo statuto comunale.

È sempre più evidente che l’obiettivo sia evitare l’election day, proprio per scongiurare l’effetto che avrebbe un’ampia partecipazione: il raggiungimento del quorum, che renderebbe il voto vincolante. Così facendo, si limita di fatto l’esercizio della sovranità popolare, che l’Art. 1 della Costituzione affida ai cittadini venendo meno al compito che spetta allo stato di rimuovere gli ostacoli che limitando la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono l’effettiva partecipazione di tutti Continue reading “Il nodo dell’accorpamento e la gestione politica del referendum Una scelta che continua a limitare la partecipazione”

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