ACCORPIAMOLI election day d’autunno

👉 Mentre a livello nazionale si valorizza il significato del voto referendario (8-9 giugno), qui a Empoli l’amministrazione ignora la richiesta legittima di accorpamento del referendum Comunale Multiutility per l’acqua pubblica, opponendo il silenzio.

🗳️ Perché far votare i cittadini due volte, con costi doppi e meno partecipazione?
Il referendum comunale su Multiutility può e deve essere accorpato alle elezioni Regionali.

✔️ Risparmio per le casse pubbliche
✔️ Maggiore affluenza alle urne
✔️ Diritto alla partecipazione garantito

🚨 Un comportamento grave: il Comune non risponde, cercando di lasciar scadere il tempo utile per aggiornare il regolamento per le votazioni referendarie.
Questa scelta prospetta continuità politica con chi ha già deciso il passaggio a Multiutility e alla Borsa, senza ascoltare i cittadini.

🟥 Il diritto al voto referendario va rispettato. Accorpare è un dovere.

Votare SÌ per riprendere il controllo dei nostri servizi pubblici

💧 Votare SÌ significa revocare la delibera che ha avviato il passaggio delle quote comunali ad Alia Multiutility, ancora destinate alla quotazione in Borsa.

🚫 No alla privatizzazione e sfruttamento dei nostri beni.
🏛️ Sì al controllo pubblico diretto.

Con il SÌ:

✅ Riportiamo le quote sotto la responsabilità dell’amministrazione comunale
✅ Manteniamo la continuità operativa con le attuali società
✅ Apriamo la strada a una gestione in house, realmente pubblica e trasparente

📉 Nessun obbligo di gare d’appalto

🏛 Maggior peso decisionale del comune
🔁 Utili reinvestiti nei servizi
💡 Tariffe eque, gestione sostenibile

 

📣 Il referendum è uno strumento di democrazia diretta. Non lasciamocelo scippare.

🟢 4143 firme raccolte. La cittadinanza ha già deciso: vuole votare.

🗳️ Empoli deve poter scegliere. E scegliere SÌ.

✍️ Comitato Referendario Trasparenza per Empoli
📢 Partecipa – Informati – Attivati

Referendum Multiutility: nasce il Comitato per il Sì

Il Comitato Trasparenza per Empoli denuncia l’ennesimo schiaffo alla democrazia: il referendum comunale non è stato accorpato ai referendum nazionali di giugno, sprecando soldi pubblici e frenando la partecipazione.

🔹 Oltre 4000 cittadini hanno chiesto il referendum, ma l’amministrazione comunale tace, ignorando i principi della Costituzione (art.1 e art.75) che tutelano sovranità popolare e diritto al referendum.
👉 Il silenzio istituzionale è inaccettabile: Empoli merita rispetto!

📅 Accorpamento alle Regionali: una scelta possibile!

Chiediamo che il referendum sia accorpato alle elezioni regionali del 2025.
Lo Statuto comunale e la legge nazionale lo consentono: servono solo volontà politica e adeguamento del regolamento.
💬 Niente scuse: accorpare è possibile e doveroso!

⚠️ Sindaci incoerenti: a parole “no Borsa”, nei fatti avanti tutta

I sindaci (Empoli compreso) hanno approvato:

“proseguire l’attività di rafforzamento e sviluppo della multiutility, nel solco del percorso autorizzato in Statuto e dai Consigli Comunali della maggioranza dei soci”,

e

“esplicitare le diverse opzioni di finanziamento alternative alla Borsa”,

ma senza alcun vero stop alla quotazione.
🔴 Si continua sulla strada della Borsa, a danno dei cittadini.

🚰 Servizi pubblici: solo la gestione in house ci tutela

Chiediamo la gestione pubblica diretta dei servizi essenziali (acqua, rifiuti, energia):
✅ Controllo dei cittadini;
✅ Nessuna gara d’appalto;
✅ Utili reinvestiti;
✅ Tariffe più eque.

🔵 I beni comuni non sono una merce!
Giù le mani dall’acqua, dall’ambiente, dall’energia!

Nasce ufficialmente il Comitato per il Sì!

Il Comitato per il Sì è una rete aperta di cittadini, associazioni e movimenti uniti per difendere i beni comuni.
Parte una grande mobilitazione: informazione, assemblee, banchetti in tutta Empoli!

📣 Appello finale

Empoli, questa è la tua occasione!
Difendere acqua, ambiente, energia è difendere la libertà e la dignità di tutti noi.

👉 Sostieni il Comitato per il Sì.
👉 Partecipa.
👉 E al referendum, VOTA SÌ!

🔵 Giù le mani da Empoli, giù le mani dai beni comuni! Di nuovo padroni a casa nostra!

TARIC: cosa aspettiamo a correggere questa stortura dei sindaci?

⚠️ A Empoli, la certamente giusta riduzione della TARIC per le famiglie in difficoltà è stata presentata come un gesto generoso del Comune.
❗In realtà, quei soldi e molti in più – circa 1 milione di euro – li abbiamo già pagati tutti noi cittadini ad Alia, che poi li ha girati al Comune come utili.
Facciamo due conti:
🧮 anche ipotizzando un’esenzione totale per 400 famiglie da 400 euro ciascuna (caso molto ottimistico), si arriverebbe a 160.000 euro.
💸 Di quel milione incassato dal comune restano quindi 840.000 euro non impiegati per abbassare le tariffe a tutti, oppure meglio sarebbe stato lasciarli ad Alia per fare più investimenti o meglio ancora non farceli pagare affatto.
Invece quel milione che non ha niente a che fare con il servizio rifiuti ➡️ ce lo hanno fatto pagare ➡️ quei soldi sono andati poi al Comune ➡️ che adesso li spaccia per “risorse proprie” usate per aiutare i cittadini.

Il punto è chiaro:
🏦 Alia Multiutility è di fatto una società di riscossione imposte al servizio dei sindaci, non dei cittadini. 📈 Le tariffe aumentano 📉 il servizio peggiora, e intanto i sindaci incassano utili da destinare dove vogliono, spesso mascherati da iniziative sociali (tagli Taric, Irpef ecc.). Continue reading “TARIC: cosa aspettiamo a correggere questa stortura dei sindaci?”

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